- Introduzione: cos’è davvero una landing page di vendita
- Struttura di una landing page di vendita efficace: elementi chiave
- Headline e sottotitolo persuasivi: il primo impatto conta
- Sezione above the fold: come progettare l’impatto iniziale
- Progetti e casi studio: mostrare esempi reali per costruire fiducia
- Value proposition e vantaggi concreti: perché scegliere proprio te
- Inserire testimonianze e recensioni nel flusso narrativo della landing
- Sezione FAQ: anticipare i dubbi e rafforzare la fiducia
- Progettazione UX/UI avanzata per aumentare la conversione della landing page
- Errori comuni da evitare nella progettazione UX/UI di landing page
- Caso studio Armonia: da landing dispersive a pagine che convertono
- Misurare e ottimizzare le conversioni della tua landing page
- Conclusioni e checklist finale per progettare una landing page di vendita
Introduzione: cos’è davvero una landing page di vendita
Una landing page di vendita non è una semplice pagina web: è uno strumento progettato per una conversione specifica. L’obiettivo può essere vendere un prodotto, acquisire un lead, promuovere un servizio. Ciò che la distingue è la focalizzazione estrema su una singola azione, senza distrazioni. Per essere efficace, deve combinare una struttura strategica con scelte di design orientate all’utente. UX e UI non sono elementi decorativi: sono ciò che determinano se l’utente convertirà o uscirà. Comprendere cosa distingue una landing page realmente orientata alla vendita significa andare oltre la grafica e lavorare sull’esperienza, l’attenzione e la persuasione.
Struttura di una landing page di vendita efficace: elementi chiave
Una landing page efficace è costruita come un percorso fluido, logico, privo di distrazioni. Ogni blocco ha una funzione precisa. Una struttura ben progettata accompagna l’utente dalla promessa iniziale all’azione finale, aumentando la probabilità di conversione.
Headline e sottotitolo persuasivi: il primo impatto conta
La headline è il primo elemento che cattura l’attenzione. Deve essere chiara, orientata al beneficio e coerente con l’intento dell’utente. Il sottotitolo rafforza la promessa e anticipa il valore. Non è il momento per giochi di parole o ambiguità: serve chiarezza, rilevanza e impatto immediato. La promessa deve essere leggibile a colpo d’occhio, coerente con l’annuncio (se si arriva da una campagna) e in grado di motivare lo scroll.
Sezione above the fold: come progettare l’impatto iniziale
La parte visibile senza scroll (above the fold) è cruciale: è qui che si gioca l’attenzione nei primi secondi. Deve includere solo elementi essenziali: titolo, sottotitolo, CTA visibile, visual contestualizzato (immagine o video), e un primo elemento di fiducia, come un badge, una statistica significativa o un logo riconoscibile. Evita menu, link di uscita o elementi che portano lontano dall’obiettivo. Tutto deve convergere verso il primo clic.
Progetti e casi studio: mostrare esempi reali per costruire fiducia
Una delle opzioni più efficaci nella struttura di una landing page è presentare, subito dopo l’introduzione, una selezione di progetti o casi studio. Ogni progetto deve mostrare chiaramente il problema risolto, i risultati ottenuti e il tipo di servizio erogato, il tutto accompagnato da un visual accattivante e una breve descrizione orientata alle parole chiave. In questo modo l’utente percepisce subito la competenza dell’azienda, trova esempi a cui relazionarsi e si crea un primo contatto empatico basato sull’esperienza. I casi studio, se ben scritti e concreti, possono essere determinanti nella fase iniziale del percorso decisionale.
Value proposition e vantaggi concreti: perché scegliere proprio te
Dopo aver mostrato ciò che sai fare, è il momento di chiarire perché un utente dovrebbe affidarsi a te. Qui entrano in gioco i tuoi punti di forza reali: cosa offri in più rispetto ai competitor? Quali benefici tangibili porta il tuo servizio? La value proposition non deve essere uno slogan, ma una sequenza di vantaggi differenzianti, espressi in modo concreto: tempi rapidi, supporto dedicato, soluzioni su misura, tecnologie all’avanguardia, esperienze documentate. Ogni punto deve rispondere alla domanda implicita dell’utente: “Perché proprio voi?”
Inserire testimonianze e recensioni nel flusso narrativo della landing
La prova sociale è uno dei driver psicologici più forti nella conversione. Inserire sia elementi quantitativi (come il numero di progetti consegnati, percentuali di soddisfazione o crescita dei clienti) sia testimonianze qualitative è fondamentale per rafforzare la credibilità del brand. Le testimonianze devono essere reali, dettagliate e verificabili: includere il nome, il ruolo, una foto e, se possibile, un link alla fonte aiuta a ridurre drasticamente il rischio percepito.
Le recensioni possono essere distribuite anche strategicamente lungo la pagina. Ad esempio, una testimonianza può comparire subito dopo una descrizione di servizio particolarmente tecnica, oppure prima di una CTA per dare un ultimo impulso alla decisione. L’obiettivo è rafforzare i momenti critici del flusso informativo, dove l’utente potrebbe ancora avere dubbi. In questo modo, la social proof diventa parte integrante del racconto, rafforzando la coerenza e aumentando l’efficacia complessiva della landing.
Sezione FAQ: anticipare i dubbi e rafforzare la fiducia
Chi compila un form su una landing page spesso ha ancora delle domande in sospeso. Una sezione FAQ può essere determinante per ridurre l’incertezza e stimolare la conversione finale. Alcuni esempi di domande utili:
- Quanto costa mediamente un progetto come quello descritto?
- Quali sono i tempi di consegna standard?
- È possibile personalizzare il servizio?
- Con quali tecnologie lavorate?
- Cosa succede dopo aver lasciato i miei dati?
Risposte brevi, chiare e concrete possono fare la differenza, soprattutto se posizionate prima del form.
Progettazione UX/UI avanzata per aumentare la conversione della landing page
Una UX/UI davvero efficace guida l’utente con naturalezza verso l’azione. Ogni elemento è pensato per aumentare la fiducia, ridurre l’attrito e mantenere l’attenzione. Colori, spazi, testi e interazioni non sono decorativi: sono strumenti funzionali alla conversione.
Il colore orienta. Una CTA rossa trasmette urgenza, il verde ispira fiducia, il blu comunica stabilità. L’importante è il contrasto: deve emergere con forza ma senza disturbare l’armonia visiva.
Lo spazio bianco non è vuoto: è struttura. Aiuta a separare i blocchi, a far respirare il contenuto e a focalizzare l’attenzione. Un layout ben bilanciato migliora ritmo e leggibilità.
Microinterazioni (hover, feedback visivi) e microcopy (testi nei form, messaggi d’errore) aiutano a far sentire l’utente in controllo, costruendo fiducia passo dopo passo.
Il copy è la voce del brand. Ogni frase deve rispondere a un bisogno, anticipare una domanda. E condurre, con chiarezza e tono diretto, verso la CTA: pulsante ben visibile, coerente con la promessa, ripetuto nei punti strategici.
Errori comuni da evitare nella progettazione UX/UI di landing page
- Pulsanti che sembrano tali ma non sono cliccabili
- Elementi grafici non funzionali (es. chip che sembrano link ma non lo sono)
- Rimandi a pagine esterne che distraggono l’utente
- Informazioni ridondanti o vaghe
- Mancanza di gerarchia tipografica
- Testi troppo lunghi senza gerarchie chiare
- Nessuna riprova sociale visibile o poco contestualizzata
Caso studio Armonia: da landing dispersive a pagine che convertono
In una prima versione delle nostre landing page, i contenuti erano ospitati all’interno del sito aziendale. Questo però generava troppe distrazioni: gli utenti abbandonavano la pagina per visitare altre sezioni del sito, in particolare il portfolio o i servizi. Grazie a Microsoft Clarity, abbiamo scoperto che solo lo 0,9% degli utenti arrivava all’ultima sezione della landing. Un dato allarmante, confermato anche da altri comportamenti: molti cliccavano su elementi grafici non interattivi, come chip che mostravano i servizi offerti (es. “e-commerce”, “app su misura”) ma non portavano a nulla. Questo generava confusione e frustrazione.
Abbiamo quindi ripensato la struttura, creando pagine isolate, non raggiungibili dalla navigazione principale del sito e senza link in uscita. Ogni sezione è stata progettata per invogliare lo scroll, annunciando il contenuto successivo. Un’altra azione determinante è stata la revisione dell’uso del colore: le versioni precedenti usavano tonalità neutre, coerenti col brand ma poco stimolanti. Abbiamo introdotto colori più vividi e contrastanti, soprattutto attorno alle CTA e nelle sezioni che presentavano progetti e benefici, per aumentare il coinvolgimento visivo e la motivazione al proseguimento.
Abbiamo rimosso gli elementi fuorvianti e aggiunto testimonianze verificate con nome, ruolo e recensione. I case study, prima accessibili solo da un link, sono stati integrati direttamente nella landing. I dati successivi hanno mostrato che quasi il 100% degli utenti arrivava a metà pagina e oltre il 20% completava la lettura fino alla sezione FAQ. Gli utenti che lasciavano un lead trascorrevano più tempo proprio nella sezione dedicata alle recensioni.
L’esperienza ci ha insegnato che chiarezza, isolamento, progressione narrativa, psicologia del colore e riprova sociale ben strutturata sono elementi chiave per una landing ad alta conversione. Il prossimo passo sarà arricchire le testimonianze con video testimonianze per rafforzare ulteriormente la componente umana e la credibilità.

- Header chiaro con CTA visibile
- Hero d’impatto con headline orientata al beneficio
- Descrizione servizio immediata che spiega l’offerta end-to-end
- Casi studio interattivi al passaggio del mouse

- Value proposition chiara e sintetica
- Banner CTA per chi è pronto a convertire
- Social proof quantitativa
Offrire più punti di conversione e inserire metriche verificabili è una best practice per guidare l’utente da interesse → fiducia → azione.

- Testimonianze reali (social proof qualitativa)
- Loghi clienti che rafforzano la credibilità
- Banner CTA finale: “Richiedi una consulenza gratuita”
- FAQ
Combinare social proof + CTA + FAQ in chiusura è una strategia efficace per accompagnare l’utente dall’interesse iniziale alla conversione, eliminando gli ultimi ostacoli psicologici.

- Form contatto come punto finale del funnel
- Footer di supporto
Una chiusura ben progettata deve eliminare ogni ultima frizione, facendo percepire il contatto come naturale conseguenza di ciò che l’utente ha appena letto e visto.
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Misurare e ottimizzare le conversioni della tua landing page
Un elemento fondamentale per capire cosa realmente funziona è l’A/B testing. Testare due (o più) varianti della stessa landing è il modo più efficace per determinare quale struttura, testo, colore o sequenza di contenuti porta a più conversioni. Ad esempio, lanciando due versioni della stessa pagina in una campagna Google Ads, è possibile monitorare quale variante ottiene un miglior CTR o un minor costo per lead. A/B test ben condotti aiutano a eliminare ipotesi e basare le scelte progettuali su dati reali, specifici per il proprio settore e target. Non esiste una soluzione unica che valga per tutti: l’unico modo per trovare la combinazione vincente è testare, misurare e ottimizzare costantemente.
La misurazione è parte integrante della progettazione. Strumenti come Google Analytics, Clarity, Hotjar e Google Optimize consentono di valutare:
- Tasso di scroll per sezione
- CTR delle CTA
- Comportamenti inattesi (es. clic su elementi non cliccabili)
- Tempo speso sulle sezioni chiave
- A/B test tra varianti di headline, CTA, layout
Senza analisi, nessuna ottimizzazione è realmente strategica.
Conclusioni e checklist finale per progettare una landing page di vendita
Progettare una landing page di vendita non significa solo disporre bene dei blocchi o scegliere un bel colore per la CTA. Significa guidare con metodo e intenzione un potenziale cliente in un percorso che lo accompagni dalla curiosità all’azione. Ogni sezione, ogni frase, ogni scelta visiva ha un ruolo preciso all’interno di un ecosistema che lavora in sinergia per costruire fiducia, chiarezza e desiderio.
Una landing efficace è il risultato di ascolto, empatia e competenza tecnica. Deve essere costruita su misura, con contenuti pertinenti, struttura coerente e uno storytelling progressivo che non lascia spazio a distrazioni o indecisioni. Ma soprattutto, non deve mai essere un punto d’arrivo: va osservata, testata, misurata, migliorata.
Solo attraverso questo processo iterativo e strategico si arriva a costruire pagine capaci non solo di informare, ma di convertire. E in un panorama digitale dove l’attenzione è breve e le alternative sono ovunque, è proprio la capacità di guidare l’utente con intelligenza e cura che fa la differenza.
Non sai che scegliere tra landing page o sito web? Leggi l’articolo per orientarti nella scelta.